mercoledì 27 gennaio 2016

Finta Santa: Uno Strano Sabato Lavorativo

Premetto che vivo un periodo non particolarmente felice a causa della demenza senile che si sta portando via mio padre e pertanto negli ultimi mesi il sesso era l'ultimo dei mie pensieri ; detto questo vi racconto quello che mi è successo sabato scorso in ufficio dove lavoro dal lunedì al venerdì ed un sabato al mese a rotazione con i colleghi/e.

Ero in ufficio sola come tutti i sabati che mi toccano quando mi chiama un cliente con il quale mi sento quasi tutti i giorni , per la precisione è un impiegato di un altra ditta di trasporti con la quale spesso lavoriamo , e mi invita per l'aperitivo sapendo benissimo che sola in ufficio non riesco a muovermi prima delle 13 che vada bene
Al mio diniego prontamente mi dice che se non vado all'aperitivo sarà l'aperitivo che verrà da me verso le 11,30, io rido e la prendo come battuta.

Porca miseria che alle 11,30 in punto suona al citofono e sale il tipo, entra in ufficio con un vassoietto di salatini e due bottigliette piccole di champagne (non le avevo mai viste prima). I soliti convenevoli : “sei matto… ma non dovevi” ecc. ecc. e lui molto galantemente si mette a corteggiarmi come non aveva mai fatto prima, forse perchè non eravamo mai stati soli .
Per farla breve comincia a fare battutine, allusioni soprattutto su G+… e mi si gela il sangue quando mi dice che sa di me, che sono una birichina e che abbiamo chattato molte volte su G+ senza che io sospettassi che fosse lui!

Rimango senza parole arrossendo all'inverosimile ma forse per le due bottigliette che mi ha fatto scolare mi sento bagnare la fica, e quando lui mi abbraccia alle spalle e mi bacia il collo lo lascio fare senza dire nemmeno una parola almeno di finto disagio.

In pochi minuti ha le mani sotto la mia gonna e si accorge che sono bagnata, mi gira e mi fa inginocchiare consapevole di non dovermi dire cosa fare aspetta che glielo tiro fuori… mi metto a leccarglielo come una pazza, visto che è qualche mese che non ne prendo uno :-)

Non è grosso come piacciono a me ma si difende, comincia a sospirare lasciando andare goccioline di sborra calda nella mia bocca ma si trattiene dal venire finchè mi ferma e mi fa alzare baciandomi. Senza troppi convenevoli e dicendo solo poche parole mi gira a mi fa appoggiare alla scrivania, mi alza la gonna , sposta il perizoma e ... comincia a leccarmela in maniera paradisiaca! Vengo in un attimo tremando e insultandolo, lui contraccambia agli insulti dandomi della vera Finta Santa perchè verissima troia e mentre ancora sgocciolo me lo infila dentro senza aggiungere altro,  il piacere che provo è immenso, mi sbatteva con forza quasi brutalmente, quasi a volermi punire per tutto il tempo che ho fatto la santarellina sotto i suoi occhi, ho goduto di nuovo e lui continuava anzi, si lamentava che ero troppo larga e bagnata, che la do troppo in giro, che ha capito che per me ci vogliono gruppi di maschi e non uno solo, che saprà accontentarmi in futuro visto che ormai mi ha scoperta .

Queste parole stranamente invece di preoccuparmi mi hanno eccitato ancor più infatti l'ho invitato ad incularmi così che quel buco fosse più stretto per lui: nemmeno 10 secondi che me lo aveva già messo nel culo ma sfortunatamente nel giro di pochi minuti mi riempiva di sborra il sedere mentre io godevo per la terza volta in nemmeno mezzora.

Come niente fosse lo ha tirato fuori e prendendomi per i capelli mi ha obbligato a ripulirglielo, cosa che non adoro dopo che è stato nel culo, finita la pulizia ci siamo sistemati e come niente fosse abbiamo chiacchierato dell'accaduto: mi ha giurato che non dirà mai nulla anche perchè anche lui ha famiglia ed una moglie gelosa :-)

Mi auguro che mantenga il giuramento ma mi auguro anche che mantenga le promesse fatte scopandomi: che per me ci vogliono più maschi contemporaneamente!

Ammetto che questa improvvisa ed imprevista avventura mi ha dato un bello scossone che forse mi ha fatto uscire dal vortice della tristezza generata dalla malattia di mio padre .


Un bacio 

mercoledì 4 novembre 2015

Chiara... Il buongiorno

La nausea non smetteva di tormentarmi, trovavo solo conforto con le vecchie lenzuola ruvide di lino ereditate dalla nonna, amo sentirle accarezzare la mia pelle.
Cambio continuamente posizione nel letto poi, sento la sua mano avanzare, adesso è sule cosce che avanza, poi si ferma, poi riprende il cammino verso i seni, mi giro nuovamente stando a pancia in su, la sua mano desiste e riprende a tastare, la mia testa pulsa, le tempie gridano pietà, la sua mano adesso scende e mi stringe delicatamente l’interno morbido delle cosce, sto quasi per vomitare, sto male davvero.

La sua mano adesso è ferma come un rettile, la raggiungo sotto le lenzuola e prendo il suo polso, lo guido mentre le mie gambe si aprono a rana, il mio ginocchio adesso è sopra la sua coscia, la sua mano sulla figa.
“toccami” gli sussurro “accarezzami le labbra senza entrare” gli dico.
Lui obbedisce e inizia sfiorandomi con i polpastrelli, le piccole labbra sono dischiuse, le sento, sento le sue dita farmi le coccole mentre mi mordo il labbro inferiore, i miei occhi sono chiusi… mi sto rilassando.
Sto adesso aprendo gli occhi, vedo le lame di luce proiettate sulla parete, guardo la sveglia, sono le 6.15, lui dorme serenamente. Faccio mente locale rendendomi coto di essermi addormentata mentre mi masturbava la sera prima, non credo di esser venuta, almeno non lo ricordo. Non c’è più traccia di nausea, per istinto passo la mano sulla vulva, è asciutta, poi la mano va sulla sua schiena, lo accarezzo lentamente più volte, la sua pelle è fresca, mi giro verso di lui e inizio a baciarle il collo, sento i suoi glutei rassodati, lui si sveglia e mi saluta baciandomi.
“sono venuta?”  gli faccio, lui sorride e mi dice non con la testa.
“ti sei addormentata Chiara, eri esausta” mi risponde
“vieni qui dai… vieni sopra”
Lui si mette a cavalcioni su di me, il suo bastone di carne  è sdraiato sull’ombelico, lo prendo in mano guardando lui negli occhi, è inerme, caldo, riesco a liberare il glande senza problemi.
“vieni più su” lui avanza con le ginocchia “ancora dai, vieni sul mio viso”

Adesso ho la cappella sul mio viso come se mi puntasse il dito, allungo la mano prendendo il suo cuscino, lui capisce immediatamente il gioco che intendo fare e mi solleva la testa per farmelo metter sotto la nuca.
Ho il membro in mano, lo passo sulle guance, il prepuzio è ancora fuori, lo alzo e prendo in bocca i testicoli, la mia lingua li accarezza mentre la mia mano inizia a muoversi, non smetto di succhiarle, le sue palle escono e rientrano di continuo dalla mia bocca. Lui poi solleva leggermente il bacino facendole uscire completamente, io lo guardo negli occhi e abbasso l’asta prendendola in bocca, lui alza la mia nuca con le mani scopandomi letteralmente la bocca, i nostri sguardi rimangono fissi, passano i minuti e io non resisto più, lo voglio, lo desidero davvero.
“prendimi Andreas, prendimi dietro… e non uscire più”
Mi metto a gattoni sul letto, passo mano sulle labbra, sono fradice, infilo due dita per bagnarle, poi il medio scompare nell’orifizio per massaggiarlo e inumidirlo, i tessuti cedono, sento il diametro aumentare, tolgo allora il dito e appoggio le mani sul materasso, lui è dietro di me, lo tiene in mano e lo posa sul secondo canale, lo sento entrare, è rigido, scivola ancora, adesso mi fa quasi male.
Lui mi prende saldamente i fianchi con le mani e li tira verso di sé, io poso la guancia sul cuscino, il mio culo è in aria, il suo uccello entro.
Il ritmo aumenta, i miei occhi sono socchiusi, la mia bocca aperta, mi sta devastando sprigionando la sua carica, dio come mi piace.

Il nostro letto cigola fortemente, la testiera sbatte continuamente sul muro, ho paura di svegliare i bambini ma non posso smettere ora, non posso interrompere il gioco.
Dai suoi movimenti sento che siamo al traguardo, voglio venire con lui, la mia mano inizia a masturbarmi mentre lui è ancora dentro, pizzico continuamente il clito rigonfio e infilo le dita con violenza.
Il suo colpo di reni mi fa capire che sta venendo, sento il suo liquido irrorarmi lo sfintere, vengo anch’io soffocando il grido col cuscino.

Lui si appoggia sulla mia schiena ansimando, è ancora dentro, vorrei rimanere così all’infinito, lo faccio uscire scivolando lentamente, ci buttiamo entrambi sul letto, le nostre bocche si incontrano, le nostre lingue si intrecciano come un nido di vipere.
Mentre slinguamo sento  rivoli caldi sulle mie cosce che avanzano, probabilmente dovrò cambiare il lenzuolo ma non importa.
Sento lo sciacquone del bagno e istintivamente ci tiriamo su le lenzuola, passano i secondi e arriva il mezzano in mutandine per darci il buongiorno.


Il classico buongiorno che si vede dal mattino.

mercoledì 28 ottobre 2015

Chiara... Ricordi indelebili

Dedico questi pensieri a tutte quelle persone che hanno vissuto o che desidererebbero vivere questi momenti delicati e femminili, l'ho scritto tempo fa e Daniela mi ha invitata a condividerlo:

“Ricordo ancora quella sera, ero giovane, ero all’ultimo anno di studi e non ancora sposata, ogni tanto noi atenei passavamo serate con una birra in mano e spesso anche una canna da passare, sempre il solito gruppetto, uno di noi aveva un suo monolocale affittato e quella sera non so che atmosfera si fosse creata ma arrivammo praticamente tutti a fare cose insolite.
Forse l’alcool, forse le canne, forse tutto insieme ma ci  trovammo divisi in coppie a “giocare”, chi si baciava, altre coppie appartate (una solo fissa) che facevano bocchini , io e una certa Monica eravamo le uniche spaiate, con la musica di Bob Marley osservavamo silenziosamente quei giochi sedute in un angolo della camera, poi senza dire una parola le nostre mani iniziarono ad animarsi, Monica sotto la maglietta giocava col suo seno, dai suoi movimenti si capiva che stava risvegliando il suo capezzolo, io subito strinsi le cosce per stimolare le mie labbra, la mia mano continuava ad accarezzare sulla patta dei miei jeans.

Non era la prima volta che mi toccavo davanti ad un’amica, era già accaduto alle superiori in gita a Firenze dove arrivammo a trovarci una di fronte all’altra sedute sui letti ad osservarci a vicenda in quei giochi innocenti arrivando infine a venire insieme, era invece la prima volta che io conobbi la consistenza di labbra che non mi appartenevano, parlo delle labbra di Monica, il gioco iniziò quando infilammo la mano negli nostri slip, slip che  poi in seguito decidemmo di liberaci completamente scalciando i jeans e rimanendo sedute sul tappeto con le gambe incrociate una davanti all’altra con le dita in movimento.

La mia figa era dilatata e le mie dita scomparivano nella fessura per poi ricomparire unte, gli occhi di Monica erano fissi sulla mia mano, osservava i miei movimenti e li imitava tra le sue cosce bianco latte, mordendomi il labbro inferiore raggiunsi l’orgasmo, i miei gemiti accompagnavano la musica, i miei umori colavano copiosamente da quelle labbra flosce e inermi.

Quando aprii gli occhi vidi Monica davanti a me ancora alle prese con la sua vulva che sembrava non volesse collaborare, non era ancora riuscita a venire quella ragazza, io le sorrisi per incoraggiarla poi… poi succhiai le mie dita intrise di miele e mi inginocchiai di fronte a lei, spinsi dolcemente le sue spalle per invitarla a coricarsi sul pavimento, lei subito si irrigidì ma poi si lasciò andare rilassandosi completamente.

Accarezzai allora le sue cosce interne più volte come per massaggiarle, lei divaricò le gambe tenendo ancora le sue dita nella figa, io dolcemente presi il suo polso e le feci togliere la mano, osservavo affascinata le sue labbra aperte, guardavo quel contrasto che creava la sua pelle chiara con i suoi peli corvini e il rosa vivo di quelle labbra aperte, la mia mano come per incanto passò dalle sue cosce al suo inguine fermandosi sul suo monte di Venere, infilai allora il mio medio nella sua figa, scottava da far paura, poi anche l’indice seguì lo stesso percorso, le dita scivolavamo meravigliosamente, era la prima volta che esploravo una figa non mia e rimasi come estasiata nel sentire quella consistenza simile alla mia ma comunque diversa, piegavo le mie dita dentro di lei mentre il mio pollice ruotava dolcemente stimolando il suo clito rigonfio, lei prese ad ansimare, a gemere sollevando il bacino di tanto in tanto, con la mano libera le accarezzavo il viso, la fronte e lei con gli occhi socchiusi mi sorrideva.
Venne anche Monica, il suo orgasmo fu intenso, più del mio, rimasi con le dita nelle sue labbra fino a quando lei non aprii gli occhi, mi sorrise ancora, questa volta esprimendo gratitudine, io allora lentamente feci uscire le mie dita dalla sua fessura, le mie dita si allontanavano da lei ma quei fili di bava non smettevano di allungarsi e sembravano non volersi mai staccare, solo allora mi resi conto della cerchia di persone che Monica e io avevamo intorno ad osservare quel gioco, guardai le mie dita bagnate dai suoi piaceri e gliele posai sulla sua bocca, Monica la dischiuse e succhiò il suo miele.

Quando la serata finì e la gente cominciò a levarsi dai piedi rimanemmo in 4, uno tirò fuori un’altra canna e arrivammo a pomiciare finendo poi con i pompini, l’ultimo spinello girava ancora, il suo sapore forte mescolato al residui del sesso che avevo ancora in bocca fecero un effetto particolare al mio palato, rimanemmo senza veli a gustarci il fumo poi si ruppe l’incantesimo e tornammo alla realtà, ci vestimmo ed ognuno si avviò alla porta per ritornare alle proprie camere.

Le stesse persone si rividero più volte in più occasioni ma l’episodio non si ripetè più (o almeno in mia presenza), era come se non fosse mai accaduto.

Questo semplicemente per dire che tutto può succedere e le scene improvvisate, non programmate sono ancora più appaganti, vivere quel senso di libertà stando a seni scoperti davanti a terze persone è una sensazione difficile da descrivere, sentirsi osservata mentre stai ravanando nelle tue labbra o in quelle dell’amica, essere consapevole che ti stanno guardando ti fa sentire vulnerabile ma nello stesso tempo ti manda in fibrillazione.”

martedì 27 ottobre 2015

La mia prima volta...Seconda parte...

Durante il viaggio di rientro verso Milano abbiamo parlato un po di tutto, lui mi ha chiesto se mi ero trovata bene e io gli ho risposto di si', poi nel proseguo del discorso mi ha detto che saremmo tornati a casa sua avremmo pranzato e poi avremmo continuato i "giochi" per tutto il pomeriggio e mi avrebbe riaccompaganto a casa per la tarda domenica...a quel punto io ho fatto una telefonata a mio marito rassicurandolo sul fatto che tutto era andato bene, che stavamo tornando a Milano e che sarei rientrata alla sera tardi...dopo un po', prendendola con larghi giri di parole, mi ha comiciato ad accennare le sue intenzioni domenicali....alla fine mi ha detto che a lui piace molto giocare al padrone e alla schiava, che adora usare corde manette bende ed altri atrezzi vari, che la donna i questi giochi deve essere totalmente sottomessa a lui e che se accettavo non potevo dire di no a nessena delle sue "esigenze", ma che comunque non avrebbe fatto nessuna pratica in cui io potevo essere picchiata o ferita e che quindi dovevo essere assolutamente tranquilla...se volevo pero' potevo anche non accettare, ma in quel caso non mi avrebbe dato il resto dei 1500 pattuti e il week sarebbe finito al rientro in citta'...

A queste sue parole sono rimasta abbastanza interdetta e dubbiosa..mi aveva appena fatto passare un sabato meraviglioso, mi era sembrata una persona estremamente gentile e cortese e che non avrebbe potuto farmi male in nessun modo, pero' il fatto di dover assecondare tutte le sue richieste un po' mi spaventava, in fondo lo avevo conosciuto da poco, pero' ho pensato che comunque andavamo a casa sua, mio marito sapeva benissimo dove eravamo e quindi era davvero difficile che avesse delle cattive intenzioni...dopo qualche attimo di silenzio gli ho detto che accettavo e lui mi ha guardato con grande gioia e mi ha detto che ci saremmo divertiti e che dovevo stare tranqullissima, poi mi ha dato un bacio su una guancia.....

Siamo arrivati a casa sua verso le 12, appena arrivati lui mi ha detto che se volevo potevo andare in bagno a fare una doccia ( e' impazzito ho pensato, me l'aveva negata per tutto il sabato), e che poi mi avrebbe fatto trovare sul letto degli indumenti intimi scelti da lui....cosi' mi sono spogliata in camera, ho lasciato i miei indumenti su una poltrona e sono andata in bagno a fare la doccia e dopo un po' sono rientrata in camera e ho trovato il nuovo intimo sul letto...

Sono rimasta un attimo sorpresa nel vedere qulle cose sul letto, era tutto in chiave sicuramente bdsm, c'era una guepierre in pelle rossa con lacci laterali neri, le brettelline del reggicalze erano agganciate alla gupierre, calze a rete nere con parte alta rossa,  scarpe nere aperte con tacco altissimo e rosso, niente perizoma...la cosa che pero' mi ha fatto andare piu' in fibrillazione e' stata quella che a fianco dell'intimo c'erano due polsiere e due cavigliere di pelle nera con un anello sopra ciascuna e un collare di pelle nera anche'esso con un anella...a fianco di queste cose un foglio con scritto : "indossa tutto ma proprio tutto..ti aspetto in sala..."...

Mi e' presa un po' d'ansia, lo ammetto, ma mi sono fatta forza e ho inizato a "vestirmi", prima la guepierre, poi le calze, poi le scarpe, mi sono poi alzata dal letto e fissavo quei 5 oggetti rimasti..non so mi faceva un po' paura metterli, ma ho cacciato l'ansia e mi sono messa le due polsiere, le due cavigliere e il collare....c'era un grande specchio sull'armadio e finito di indossare tutto mi sono guardata e ho pensato che ero vestita davvero da puttana, mi sembrava di essere sul set di un film porno sadomaso.....

Sono poi andata in sala dove lui mi aspettava, appena mi ha vista mi ha detto che ero bellissima e che non potevo stare meglio, mi ha poi abbracciato e baciato sul collo...ci siamo poi seduti davanti al divano, io ero un davvero imbarazzata e pensierosa, lui continuava a guardarmi con grande ammirazione e mi accarezzava le gambe....poi si e' alzato, ha aperto un cassetto e ha tirato fuori una sorta di guinzaglio...si riavvicianto a me e mi ha detto che me lo avrebbe agganciato al collare che indossavo, e cosi' ha fatto...dopo di che mi ha detto che come donna mi rispetta tantissimo ma che il gioco che lui voleva fare prevedeva che mi avrebbe mancato di rispetto sia verbalmente che con varie azioni, ma che non dovevo assolutamente prendermela perche' per lui era solo gioco e che dovevo riamanere assolutamente tranquilla...Ho pensato...:" ma come cazzo faccio a stare tranquilla", era impossibile rimanere tranquilli in una situazione del genere....

A quel punto lui con tono piu' risoluto mi ha detto di mettermi sul pavimento a quattro zampe e che avrei dovuto fare la sua cagnolina..abbiamo fatto un paio di giri della sala con io al guinzaglio che carponavo sul pavimento e lui che mi portava a "passeggio"....poi si e' fermato, si e' messo in gionocchio davanti a me, si e' abbassato i pantaloni e con tono davvero forte mi ha detto: "cagna succhiamelo !! "...


Io, sempre a 4 zampe, ho iniziato a spompinarlo e lui nel frattempo mi spingeva la testa da dietro per fare si che lo prendessi fino in gola...siamo andati avanti cosi' per un po', poi lui si e' alzato, mi ha ordinato di non muovermi e rimanere a quattro zampe, si e' spostato dietro di me e ha cominciato a strusciarmi il cazzo sulla passerina e dopo poco a cominciato a scoparmi a pecora con grande forza, mentre lo faceva di tanto in tanto tirava il guinzaglio per farmi alzare la testa e dandomi poi anche qualche sculacciata di media intensita'...dopo poco ho sentito il calore del suo sperma dentro la mia vagina e lui che ansimava, era venuto...questa volta era durato molto meno del giorno precedente, meno male, ho pensato,perche' non e' che mi fosse piaciuto tanto quello che mi stava facendo...a quel punto lui e' uscito da dentro di me e mi ha messo letteralmente il cazzo in bocca dicendo di volerlo perfettamente pulito e cosi' ho dovuto eseguire, mentre lo facevo sentivo dallla mia fighetta lo sbrodolare della sborra che colava fuori...

Siamo poi andati in cucina per il pranzo..c'erano pronti tutti piatti freddi e fortunatamente mi ha fatto sedere sulla sedia, gia' mi vedevo mangiare nella ciotola come un cane, ma non e' stato cosi'...ha staccato il guinzaglio e' il pranzo e proceduto nel modo piu' normale, perfortuna......

Finito di mangiare, mi ha rimesso il guinzaglio, di nuovo a 4 zampe per poi andare nella camera degli ospiti finemente arredata con un letto in ferro battuto al centro della stanza...davvero una cosa particolare...mi ha fatto sdraiare sul letto, mi ha agganciato le polsiere con una catenella alla testiera del letto tenendomi le braccia aperte a mo di croce, mi ha levato le scarpe e  legato le cavigliere con altre due catenelle alla parte in fondo al letto, tenedomi le gambe aperte...ero sdraiata con pancia rivolta verso il soffitto ed incatenata al letto in posizione a forma di croce...a quel punto mi ha messio una mascherina per bendarmi gli occhi e mi ha messo in bocca una pallina legata con un laccio dietro la testa con la quale potevo solo mugugnare.....sincermente mi era preso in po' di panico...cavolo, ero legata bendata ed imbavagliata con un tipo che bho...non sapevo bene le sue intenzioni...

A quel punto lui mi ha detto che si assentava un attimo e mi ha lasciata cosi' sola nella stanza...io non so quanto sono rimasta cosi' perche ero bendata, ma vi garantisco che e' rimasto fuori stanza davvero per tantissimo tempo, forse anche un 'ora o piu'...non potevo muovermi, ne' vedere, ne parlare...ho pensato : "cazzo sono sequestrata...!"...dopo davvero tanto tempo sento riaprire la porta e lui che dice "scusami per il ritardo"...io mugugnando gli ho detto "vaffanculo", ma dubito abbia capito....a quel punto ho sentito qualcosa di morbido e vellutato che strisciava sulle mie gambe, andando lentamente verso i piedi, probabilemente era un qualcosa di piuma...dopo un po' e sceso sempre piu' in basso e ha comiciato a strusciarlo sotto la pianta dei piedi...che fastidio, che solletico, l'unico punto dove soffro il soletico e' proprio sotto i piedi...ha insistito per parecchio e io ho dovuto subire perche' non potevo muovermi...dopo un po' ho sentito strusciare sui piedi qualcosa di piu' duro..cercava anche di infilarlo tra le dita, anche se le calze glielo impedivano un po',sicuramente stava strusciando i miei piedi con il suo cazzo...ma non potevo vedere...

Dopo un po' a smesso e mi ha detto che tornava subito ed e' uscito nuovamente...cazzo non stara' mica via ancora un ora...mi stavo innervosendo davvero...fortunatamente dopo poco si e' riaperta la porta, si e' avvicinato a me, mi ha liberato i piedi, pero' mi ha fatto andare con la testa piu' in alto possibile, praticamente sporgeva dalla testiera del letto perche' sentivo che sotto non avevo nulla, le mani me le ha lasciate legate nella stessa posizione, mentre questa volta mi ha agganciato anche le cavigliere alla testiera del letto, praticamente mi trovavo con le braccia legate aperte, e le gambe in alto legate aperte, una posizione scomodissima....io ho mugugnato ripetutamente cosi' lui mi ha levato la pallina dalla bocca e a quel punto gli ho detto che non mi doveva lasciare in quella posizione per tanto tempo perche' era molto scomoda e fastidiosa...lui ha detto come sempre di non preoccuparsi...bho...

Io ero praticamente legata bendata con la fighetta e il culetto sparato peraria e gia' immaginavo che mi avrebbe scopato cosi'...lui ha iniziato a leccarmi la passerina e il culetto a ripetizione, poi ho sentito un suo dito dentro il mio culetto che mi stava spalmando una grossa quantita di gel.....poi qualcosa che iniziava apenetrarmi dietro...era grosso, non era un cazzo, ma era grosso e freddo....io non vedevo niente ma sentivo che lentamente spingeva ed entrava e si allargava...cazzo ho urlato "fa male, fai piano", lui ha rallentato poi ha ripreso a spingere...mi sono venute le lacrime perche' faceva male e non capivo cosa fosse, anche se avevo la sensazione si trattase di una bottiglia..a spinto per un po' fino a dilatarmi perbene il culetto, poi gli ho urlato di smettere perche' faceva davvero male lui si e' fermato...a quel punto stessa sorte e' toccata alla fighetta...probabilmente ha iniziato ad infialre anche davanti un altra bottiglia, fortunatamente la fighetta e' decisamente piu' elastica e non ho sentito male....mi sono trovata con questi due oggetti dentro...lui e' venuto dietro di me e mi ha tolto la benda....subito ho guardato e ho visto che avevo due bottigliette di vetro infilate una abbondantemente nella gnocca e una altra fortunatamente meno nel culetto....

A quel punto mi ha chiesto se mi piaceva e io gli ho detto di no e di levarmi tutto...lui ci e' riamsto un po male ma questa volta mi ha ascoltato e ha liberato i  miei buchetti...pensavo mi lieberasse invece no...a tirato fuori un altro attrezzo, una specie di morsa al contario che si mette in bocca obbligandola a tenerla aperta..me l'ha messa e subito dopo ha cominciato ad infilarmelo in bocca ripetutamente, ma era moscio e non gli si rizzava...ho pensato "meno male"...invece forse era una cosa studiata..si e messo dietro la testiera del letto..aveva davanti a me la mia testa che sporgeva fuori con la bocca spalancata dal quell'attrezzo....si e' toccato un po' pensavo per farselo rizzare, invece cosa ha fatto il maiale...ha iniziato a pisciare...mi ha pisciato in faccia e in bocca...gli occhi mi bruciavano come il fuoco e la bocca me l'ha riempita di pipi'..ti dico che era tutto studiato perche' con quell'attrezzo in bocca che mi impediva di chiuderla e con quella posizione obbligata della testa non riuscivo a buttarla fuori..ho resistito per un po' con lui che mi guardava divertito, poi non ce l'ho piu' fatta e ho dovuto ingoiare...cazzo ho bevuto una gran quantita' della sua pipi'....

Mi veniva quasi da vomitare...nel frattempo a lui si e' rizzato l'uccello, si e' messo dietro di me, me lo ha appoggiato sul culetto ancora dilatato dalla bottiglia....e con forza me lo ha messo dietro...non ho sentito praticamente niente perche' si vede appunto che era ancora aperto dalla bottiglia che c'era poco prima....mi ha inculato per un bel po' per venirmi poi dentro il sedere.....


Dopo essere venuto si alzato e mi ha infilato il cazzo in bocca, dentro la morsa,...una meraviglia, in bocca avevo il sapore del suo cazzo, del mio culo, di sborra e di pipi'....dopo un po' gli si e' ammosciato del tutto e ha pensato bene di levarmi l'attrezzo dalla bocca e finalmente di slegarmi....cazzo gliene ho dette di tutti i colori..che tutto andava bene ma lasciarmi legata per quasi tutto il pomeriggio al letto e soprattutto il fatto della pipi' in bocca proprio non doveva farlo...lui si e' scusato ma mi aveva detto che gli piacciono questi giochi, e che comunque dato che lui mi pagava e io dovevo ubbidire e basta, ed infatti e' andato di la' ed e' poi tornato con altri 1500 in mano, dicendo brava, sono stato molto bene e te li sei guadagnati tutti...

La vista dei soldi sono sincera ha ammorbidito la mia posizione, anche se comunque ero ugualmente incazzata...lui mi ha detto di andare a fare una doccia porgendomi i miei vestiti per rivestirmi...cosi' ho fatto, dopo la doccia mi sono rivestita della mia roba e siamo riamsti in sala un po' a parlare...lui con grande tranquillita' mi ha chiesto come mi ero trovata e se il week end mi era piaciuto, io ho risposto che la prima parte era stata davvero intrigante, e che la rifarei altre volte, la seconda parte mi era piaciuta molto meno, forse ammetto che la tensione l'ha fatta da padrone sull'eccitazione, perche' comunque sono stata situazioni molto forti ed io ero preoccupata perche' non sapevo fin dove si sarebbe arrivato...Lui mi ha risposto che mi aveva promesso di non farmi male e cosi' e stato e cosi' sara' perche' se voglio lui farebbe altri weekend con me...

Io gli ho risposto che ci dovevo pensare ma sarebbe stato difficile e lui mi ha semplicemente detto che avrebbe aspettato la mia risposta  con ansia....siamo rimasti ancora un po' a parlare, poi mi ha chiesto se mi andava di mangiare una pizza, io ho risposto si' e siamo andati in pizzeria....

Durante la cena siamo tornati piu' volte sul quello che era successo nei due giorni e io gli ho chiesto perche' aveva avuto quel tipo di trasformazione tra il sabato e la domenica, lui mi ha risposto che e' fatto cosi', che la sua sessualita'  ha due facce, un lato romantico seduttore e un lato invece che si eccita nel vedere una donna al suo totale servizio, pero' mi ha anche detto che lo eccita solo se la donna che si presta hai suoi ordini  e' esteticamente molto bella ed ha una forte personalita' e carattere, infatti il suo eccitamento deriva proprio dal fatto di poter disporre della totale sottomissione di una donna bella e forte che mai nella vita quotidiana si sarebbe fatta mettere un solo piede in testa e lui in me ha visto tutte queste cose fin dalla prima sera che ci siamo conosciuti ed e' per questo che mi ha fatto la proposta "indecente"... e che comunque era sereno dato che i patti erano stati rispettati perche' mi aveva si umiliata e sottomessa ma senza farmi male...oddio a quel punto io ho disentito un attimo perche' gli ho detto che male un po' me lo aveva fatto, riferendomi a quando mi aveva violentato il sedere con la bottiglia infatti anche in quel momento mentre eravamo seduti al tavolo davanti alla pizza il culetto era molto indolenzito...e che mi ero indispettita quando inaspettatamente mi ha fatto la pipi' in faccia e in bocca, preparando tutto prima in modo che, oltre a non potermi ribellare, mi ha messo nella condizione che... ho bevevo la sua urina o mi affogavo....
A quel punto lui si e' scusato se mi aveva fatto male al culetto, perche' le sue intenzioni sono sempre lontane da far male ad una donna, pero' mi ha detto che invece quello dalla pratica del pissing, cosi' lui lo ha chiamato, e' una delle cose che piu' lo eccitano e che difficilemente riesce a rinunciarci...poi mi ha detto testuali parole : " Claudia, sappi che io ti ho mancato di rispetto in quei momenti perche' mi eccita davvero fare cosi',ma se ho voluto fare queste cose con te e perche' il vero rispetto che ho nei tuoi confronti e' molto molto alto, sei bellissima e con una carattere forte ma allo stesso tempo dolce, saresti la mia donna ideale..."

Sono sincera, in un certo senso queste sue parole mi hanno fatto davvero piacere, perche' in fondo mi aveva fatto un bellissimo complimento e, anche se, magari qualche ora prima lo avevo disprezzato con tutta me stessa per quello che stava facendo, in quei momenti l' ho rivalutato molto, anche se ripeto la domenica non mi era piaciuta affatto...

Finita la cena mi ha poi riaccompagnata a casa, durante il tragitto mi ha chiesto se avevo voglia prima di fine serata di un extra..ho pensato " oddio adesso cosa mi propone ?"...lui mi ha chiesto se semplicemente gli facevo un pompino e mi avrebbe dato un centello come extra, io ho detto che andava bene, anche se il week per me era stato sufficiente e cosi' siamo andati in un luogo un po' appartato e gli ho fatto un pompino con ingoio in macchina, ma il cento non lo volevo accettare, lui ha insistito e alla fine l'ho preso...
Tornata a casa c'era mio marito in ansia ad aspettarmi, appena mi ha visto mi ha abbracciata e baciata...ormai lui e' un esperto cuck e subito si e' accorto del sapore che avevo in bocca e mi ha chiesto se lo avevo spompinato da poco e  io gli ho risposto che lo avevamo appena fatto in macchina....sono poi andata sotto la doccia, sono rimasta a lungo sotto il getto caldo che mi batteva sulla nuca e mentre l'acqua scorreva su di me sono scoppiata a piangere, non so mi sentivo sporca in quel momento e dovevo sfogare la tensione di due giorni interi in complesso davvero difficili...non so se avrei accettato di nuovo.....anche se la tentazione c'era dentro di me....

lunedì 26 ottobre 2015

Un amico all'improvviso

Ricordo quella sera di anni fa come fosse ieri, sono momenti che non si dimenticano specialmente quando è la prima volta di qualcosa.
Avevamo appena finito cena, la piccola era a letto, i piatti sporchi giacevano ancora sul tavolo quando sentiamo suonare il campanello, lui si alza e va ad aprire, passa qualche minuto e lo vedo arrivare in soggiorno con l’amico in lacrime.
L’amico in questione era una caro vicino di casa, non proprio dirimpettai ma comunque nelle vicinanze, abbiamo avuto qualche occasione di cenare insieme come coppie, lui abbastanza loquace mentre la moglie abbastanza riservata, una bella coppia comunque.

I suoi occhi erano lucidi, non era la prima volta che accadeva, spesso succedeva che bisticciasse con la moglie e poi venisse a lagnarsi a casa nostra.
Quella sera c’era qualcosa di diverso in lui, non le solite incomprensioni, era veramente disperato, si accomodò sulla sedia a parlare mentre io preparavo il caffè, aveva davvero bisogno di essere ascoltato, compreso e sostenuto.

Finito il caffè sembrava che non avesse la minima intenzione di smettere, il suo continuo gesticolare mentre parlava faceva capire quanto fosse agitato, confessò infine che erano settimane se non mesi che non faceva nulla con lei.
Io seduta sul divano incrociai lo sguardo di mio marito, i nostri occhi parlavano tra loro, ci fu subito un’intesa anche senza dire una parola, io fissavo lui mentre annuiva silenziosamente.
L’amico continuava a parlare sulla sedia e io lentamente cominciai ad accarezzarmi la gambe, salendo sempre con la mano, l’amico continuava a parlare singhiozzando ma il suo sguardo adesso era fisso sulla mia mano, la seguiva, io allora sbottonai gli ultimi bottoni del camice che porto in casa scoprendo così le cosce, gli slip. Ci fu un attimo di silenzio poi l’amico sembrava volesse dire qualcosa, io portai l’indice sotto il naso per con la mano libera per fargli capire di stare zitto, gli sorrisi proprio mentre scostavo gli slip.

Più di una volta mi sono lasciata andare davanti ad altre persona ma mai davanti ad un amico di famiglia e in presenza di mio marito, era la prima volta che insomma mi esibivo così sfacciatamente.
L’amico guardò mio marito e poi me, poi di nuovo mio marito e ancora me, a questo punto mi sfilai del tutto gli slip puntando i piedi sul divano, le mie ginocchia si divaricarono mettendo in risalto le mie labbra calde e umide, el mie dita affondavano nella figa per poi uscire nuovamente, i miei movimenti erano fluidi.
Il silenzio in quel momento fu assoluto, solo i suoi singhiozzi accompagnavano questo gioco improvvisato.
Mi alzai dal divano e presi l’amico per mano tirandolo verso la camera da letto, mio marito ci seguì… mi levai ogni indumento e mi misi sul letto, tirai verso di me l’amico seduto sul materasso e guidai la sua mano verso le mie labbra, lui imbarazzato cominciò a masturbarmi ma poi si fermò fissando mio marito alle sue spalle, il mio uomo annuì come per approvare e allora riprese, nel frattempo il mio uomo si sedette sul letto nell’altro fianco.
Io tenevo il polso dell’amico guidando la sua mano, la mia figa colava, sbottonai allora la sua camicia, i suoi pantaloni e lui allora si liberò dei tessuti, la stessa cosa fece mio marito.
Non sapevo ancora che piega avrebbe preso questo gioco, non avevo ancora fatto sesso a tre ma ero eccitatissima per la complicità di mio marito.

Gli uomini adesso erano ai miei fianchi sul letto, entrambi dedicati chi ai miei piccoli seni e chi alla mia figa, io accarezzavo ambedue i capelli tenendo gli occhi chiusi, poi feci capire loro di volerli in ginocchio ai fianchi del mio viso, loro obbedirono, io presi allora a masturbarli a succhiarli alternandomi, la luce era fioca nella stanza ma l’atmosfera era quella giusta per andare oltre.

Sapevo che se avessi continuato sarebbero venuti ma io non volevo che tutto finisse così in fretta, feci allora coricare l’amico sul letto e io mi misi a cavalcioni su di lui, il suo uccello così visitò per la prima volta la mia figa, mi chinai sull’amico e feci segno a mio marito di volerlo dietro.

Più volte avevo usato il vibratore nella figa mentre lui mi montava dietro per simulare una doppia penetrazione ma adesso era diverso in quanto ero consapevole che non avrei avuto il controllo dei movimenti, non avrei potuto guidare, sospendere o riprendere a mio piacimento quel gioco, dovevo lasciar fare tutto a loro, ai miei compagni di letto di quel momento. Con dolcezza mio marito fece alloggiare il suo cazzo nell’orifizio, li sentivo quasi raschiare tra loro, divisi solamente da una membrana sottile di carne, erano sensazioni deliziose, feci allora movimenti col bacino per incitarli a scoparmi, loro obbedirono stantuffando dentro di me i loro uccelli vogliosi.

Mi ero illusa di essere pronta per quel gioco e invece mi sentivo devastare da due animali in calore che agivano per loro istinto, mi sentivo colma, piena di qualcosa, piena di corpi estranei che pistonavano le mie fessure. Quasi sincronizzando i due uomini vennero insieme dentro di me. Sentivo il loro calore, i loro fluidi caldi scorrere, stavo letteralmente annegando nelle loro sborre. Forse fu proprio quello a farmi raggiungere l’orgasmo, venni anch’io con loro ancora dentro di me, la mia testa sbatteva ripetutamente mentre mordevo la mia mano per non urlare, la bambina stava ancora dormendo nella stanza di fianco.
La tempesta finì e anche loro si distesero ai miei fianchi, sentivo la mia figa colare sperma ma anche il mio culo faceva strani rumori mentre espletava le passioni versate dentro.
Toccai il mio inguine, era letteralmente intriso, viscido, dilatato, usai diversi fazzoletti di carta per tamponare le mie labbra indolenzite.
Ci ricomponemmo e l’amico uscì da casa nostra per raggiungere la moglie.

Uscito lui da casa nostra riprendemmo a fare l’amore, eravamo troppo eccitati per chiudere così i balli.
Passò qualche settimana e purtroppo l’amico confessò la cosa alla sua donna, per mesi lei mi guardò in cagnesco senza mai salutarmi, io in fin dei conti avevo fatto solo quello che toccava a lei. Passò ancora qualche mese e loro traslocarono in un’altra casa.

Avevamo rotto delle amicizie ma aperto nuovi orizzonti per me e mio marito.


giovedì 22 ottobre 2015

Aspettando il treno

Lui era partito la mattina per il Sud, sarebbe ritornato la notte dopo, avevo tutta la serata libera a mia disposizione per uscire con Giorgio.
La prima volta avevo fatto l’errore di recarmi alla stazione ferroviaria appena uscita dal lavoro, è il mio posto preferito per fare foto particolari ma quella volta il caos era indescrivibile essendo l’ora di punta, tutti che ritornavano a casa, non si poteva quasi camminare… come potevo aprire sfacciatamente le mie gambe?

Quella sera andai alla stazione dopo cena, uscì di casa già preparata, gonna non troppo corta e senza nulla sotto, desideravo tantissimo mostrare qualcosa al più fortunato.
Mi trovai quindi con Giorgio e andammo alla stazione dopo un caffè al bar, mi sedetti sui gradini che portavano ai binari sotterranei, qualcuno si vedeva passeggiare in attesa del treno. Studiai un po’ i presenti, dovevo scegliere le mie prede, i miei testimoni oculari, la figa era già bagnata, succede sempre quando vado a fare le foto con Giorgio.

Scelsi una coppia che si stava avvicinando, erano giovani, quando furono in prossimità di me allargai leggermente le cosce tenendo la gonna appena sopra le ginocchia, faccio sempre così per mostrare la figa, se vedo la persona scelta interessata a guardare allora allargo di più altrimenti lascio perdere.
Proprio mentre erano davanti a me lei rispose al cellulare fermandosi, lui guardava i binari dandomi di spalle, lei era verso di me.

Decisi in quel momento di mostrare a lei qualcosa di intimo, allargai le cosce, subito non successe nulla ma poi lei butto l’occhio su di me e avvenne… le notando le mie labbra si irrigidì, fissava me e poi la figa, poi di nuovo me, io non mi mossi di un centimetro, il suo ragazzo osservava ancora i binari ignaro della situazione, lei poi lo tirò per il braccio allontanandosi da me, fecero forse 10 metri e lui si voltò, sicuramente lei gli aveva riferito i miei giochi.
Lasciai passare qualche altra persona e vidi un anziano, era minuto e vestito trasandato, la barba era incolta, abbassai lo sguardo e vedi che teneva parecchie borse di plastica da entrambe le mani, probabilmente un senzatetto.
Pensai alla vita di merda che questa persona doveva farsi ogni giorno così decisi di provare a strappargli un sorriso, si avvicinava a me mentre camminava e io allora lo guardai negli occhi e gli sorrisi, lui ricambiò con un sorriso dolce… questo si merita qualcosa di diverso oggi dissi fra me e me.

Giusto davanti a me allargai completamente le cosce sempre tenendo la gonna sulle ginocchia, lui guardò subito le mie labbra, la sua bocca si dischiuse, continuava a fissare la mia figa, guardai a destra e sinistra… nessuno. Mi alzai in piedi e accarezzai allora davanti a lui le mie labbra, le dischiusi con le dita, lui continuava a guardarmi annuendo silenziosamente.
"Guarda nonnetto, guarda le mie labbra se ti fa piacere, spero che tu possa ricordare questo momento" pensai nella mia mente.

Giorgio poco lontano da noi sorrideva con la macchia fotografica al collo, il vecchi alzò lo sguardo
fissandomi negli occhi, sorrideva ancora compiaciuto, io gli feci l’occhiolino e lui mi salutò con la mano mentre si allontanava.

Pochi secondi dopo transitò un treno sul binario davanti a me, viaggiava non lento ma nemmeno veloce, le luci erano accese nelle carrozze, fu allora che divaricai nuovamente le gambe sollevando un po’ la gonna, le persone al finestrino guardavano la stazione, non tutte s’intende… altre guardavano la mia figa.

martedì 20 ottobre 2015

La mia prima volta...Prima Parte...

Se non avete ancora letto il mio post “Puttana per caso” allora fatelo subito prima di iniziare a leggere questo in quanto è un seguito di quello precedente.


Sabato mattina mi sono alzata decisamente nervosa, anche se lui tentava di tranquillizzarmi continuavo a guardare l’orologio, avevo appuntamento alle 15.00 con il mio cliente.
Verso le 14 sono andata in camera e ho cominciato a vestirmi, ho messo intimo trasparente nero, reggicalze con calze velatissime nere, gonna piuttosto corta che lasciava intravedere cosa c'era sotto, scarpe decolletè tacco 15, come top una canottiera blu piuttosto ridotta che metteva in mostra in mie seni, mio marito eccitato mi assisteva durante la vestizione, mi ha anche chiesto se quando avessi finito gli facevo un pompino o almeno una sega ma ero troppo tesa per dedicarmi a lui...mi è dispiaciuto...ma ero davvero troppo agitata, non si dove avevo la testa in quei momenti...
Siamo poi usciti dirigendoci verso la casa del tipo, mio marito guidava e io rimasi in silenzio per tutto il tempo, l’uomo ci accolse offrendoci da bere poi arrivò il momento di dividermi da lui, mio marito mi salutò con un bacetto sulle labbra, chiudendosi poi la porta alle spalle, in quel momento ero davvero una corda di violino.
Rendendosi conto della mia tensione il mio cliente cercò di mettermi a mio agio iniziando a parlare del posto dove saremmo andati, mentre dialogavamo seduti sul divano lui iniziò a baciarmi delicatamente il collo mentre con la mano accarezzava le mie gambe, i suoi baci erano eccitanti e dopo poco iniziammo a baciarci profondamente, le sue mani a quel punto iniziarono ad accarezzarmi il clitoride ed a masturbarmi delicatamente, ero decisamente bagnata, pensavo che da lì a breve avrei dovuto offrire le mie labbra per scopare e invece lui all'improvviso tolse la mano dalla mia figa dicendomi che bisognava uscire altrimenti si sarebbe fatto tardi, rimasi un po’ male perché in me si era risvegliato il desiderio di essere sbattuta.
Lui andò in un'altra stanza e dopo poco tornò con i 1500  in mano dicendomi che questa era la prima "rata" e che il giorno successivo mi avrebbe dato la seconda, mi alzai dal divano con tutta la figa e il perizoma fradici, ci dirigemmo verso il garage e partimmo alla volta del Lago di Como....durante il tragitto parlammo un po' di tutto e ammetto che era un uomo davvero piacevole e simpatico...il week end prometteva bene...
Arrivammo arrivati sul Lago e l'hotel da lui scelto era un hotel davvero lussuoso, mentre lui faceva le operazioni di check in io mandai un sms a mio marito, dicendogli dove mi trovavo e che comunque tutto andava bene.
Arrivati in camera mi fece sedere sul letto e levandomi le scarpe inizò a massaggiarmi e baciarmi i piedi...dichiarandosi soddisfatto del fatto che avevo messo delle calze nere velatissime con il reggicalze come lui aveva richiesto, dopo poco io mi sono sdraiata e lui si abbassò i pantaloni, prese entrambi i piedi e se li strinse attorno al suo uccello ormai duro e così iniziai a fargli un foot job come l'altra volta che ci eravamo visti, dopo un bel po' lui mi ha allargato le gambe, mi ha sfilato il perizomino e ha cominciato a leccarmi la figa con grande ardore...me la leccava davvero bene, ero eccitata, mi piaceva ed iniziai ad ansimare...lui a questo punto appoggiò le mie gambe sulle sue spalle per poi iniziare a masturbarmi con il suo cazzo strusciandolo sulla mie labbra bagnate, poi ad un tratto con un colpo secco entrò nella figa iniziando a scoparmi...mi ha sbattuto con forza in quella posizione per molto tempo, con le mani mi teneva per le caviglie allargandomi le gambe, andava veloce e spingeva tanto, sentivo le sue palle schiaffeggiarmi la parte bassa della figa...mi piaceva, mi chiese la conferma che prendessi la pillola, io annuì e lui allora aumentò l’intensità, sentivo che stavo per venire...infatti dopo poco venni con un urlo liberatorio e a quel punto mentre io sentivo tutta la pancia contrarmi lui iniziò a sborrare dentro di me...fantastico… la pancia mi si contraeva e sentivo il suo calore scoppiare nella mia figa....uscendo poi da me mi diede un asciugamano per asciugarmi la figa dalla sua sborra che mi colava copiosamente.
Non mi permise di fare una doccia veloce perché desiderava sentire gli odori su di me, uscimmo e mentre passeggiavamo sentivo la sua sborra che ancora colava da dentro di me.
Andammo poi a cena in un bellissimo ristorante... per poi tornare in albergo verso le 23...Io pensavo :" se i week end sono tutti così ne farei volentieri uno tutte le settimane anche per molto meno."… .mi stava piacendo davvero.
Tornati in camera mi mi fece inginocchiare davanti a lui sbattendomi letteralmente l'uccello sul viso, iniziai così a spompinarlo...mi rendevo conto che apprezzava molto, apprezzava l’escort che in quel momento evadeva ogni sua richiesta sul sesso, con le mani mi teneva la testa e assecondava i movimenti che io facevo su di lui, mi fece poi sdraiare sul letto e allargatomi le gambe mi sfilò il perizoma incrostato di chiazze biancastre risultato delle sue sborrate, mi guardò compiaciuto e cominciò a leccarmi la figa, dopo poco si sdraiò su di me nella posizione classica iniziando a scoparmi nuovamente...alternava movimenti lenti e profondi a movimenti secchi e decisi, poi ad un tratto lui prese il mio perizomino sporco dei miei umori e della sua sborra e me lo mise in bocca...
Continuò a scoparmi decendo di non sputarlo e di tenerlo in bocca....poi mi fece girare girare dandomi altre passatine di lingua sui miei orifizi per poi sbattermi alla pecorina,.mi dava delle gran botte da dietro, mi piaceva la sua tecnica anche se quell'affare in bocca un pò mi deconcentrava...mentre mi scopava da dietro con un dito mi accarezzava il buchetto del culo, ero eccitata, ci sapeva davvero fare, mi ha impecorata per un bel po' tanto da farmi venire, non così forte come prima di cena ma comunque è stato piacevole, mi fece nuovamente girare mettendosi poi a cavalcioni su di me con il cazzo davanti la mia faccia, iniziò a masturbarsi e mentre lo faceva mi levò il perizoma che avevo ancora in bocca dicendomi di non chiuderla ma di tenerla aperta, subito dopo venne abbondantemente sul mio viso e nella  mia bocca...

Mi diede il solito asciugamano per pulirmi e io a quel punto gli chiesi di andare a fare la doccia, ma lui di nuovo e con tono più risoluto mi negò il permesso dicendo che visto che mi pagava dovevo fare quello che lui desiderava, io come puttana dovetti obbidire.
Pensavo di potermi liberare di ogni tessuto su di me per dormire ma anche questa volta mi ordinò di tenere le calze e il reggicalze, rimasì così nuda sul letto con indosso solo quello che lui mi aveva chiesto, ..parlammo un po' e io pensavo che avremmo ricominciato a fare sesso visto che non mi aveva fatto spogliare del tutto, invece lui ad un certo punto disse che era stanco e che era ora di dormire, allora tentai il gesto di spogliarmi del tutto e lui subito mi ricordò di non togliere le calze e il reggicalze e che le avrei dovute tenere anche per dormire.
Premetto che a me piace molto portare questo tipo di indumento, ma la sua richiesta francamente mi sembrava un po' esagerata però' ho ubbidito alle sue richieste e così andammo sotto le coperte.
Feci fatica a prendere sonno, la tensione della giornata mi aveva stressata molto, poi finalmente riuscìad addormentarmi pensando a mio marito solo a casa ad aspettarmi....
Ad un tratto della notte sentì qualcosa di umido che mi accarezza da dietro...onestamente ero un po’ addormentata e non capì molto, guardai l'ora e vidi che erano le 5 di mattina, poi realizzai che era  lui che con un dito mi sta spalmando qualcosa di umido sul mio culetto... mi dice di rilassarmi...mi stava spalmando del gel sull’orofozio e piano piano inziò ad infilarci dentro anche un dito....io mi voltai dall'altra parte e non vidi cosa lui stava facendo dietro di me...ad un certo punto sentì appoggiare il suo uccello duro sul mio buchetto posteriore, mi allargò i glutei con la mano e cominciò a spingere...mi fece un po’ male ma sapevo di poter resistere a quel dolore, il mio culo infine si allargò accogliendolo dentro.
Mi scopò il culetto in maniera delicata e mentre mi sodomizza mi masturba con la mano, piano piano aumenta la frequenza dei movimenti e inizia a scoparmi con più decisione nel culetto...avevo la sveglia davanti quindi ho visto che ci ha dato dentro per una decina di minuti per poi venirmi dentro al sedere...non godetti questa volta me fu sempre eccitante sentirlo nel culetto...finito mi asciugai nuovamente e a quel punto gli dissi che sarei andata a lavarmi e che non doveva dire di no.
Sono poi tornata a letto e mi sono addormentata nuovamente per poi svegliarsi alla mattina...appena svegliata pensai che avrebbe iniziato a fere sesso di nuovo, invece mi disse di vestirmi per andare a fare colazione perche' poi saremmo tornati a Milano a casa sua per iniziare la seconda parte del weekend...onestamente non compresi la frase " la seconda a parte del week end" anche se lo disse con sguardo molto malizioso..
Facemmo colazione in albergo e partimmo verso Milano, ignara di cosa mi stava per attendere...una domenica davvero dura....